Attualità

Gioia del Colle riscopre la sua cultura enologica attraverso un corso di avvicinamento

Franco Pavone
Vino
Un percorso iniziatosi nel 2017 grazie all'Associazione Turistica del Vino Sodalizio di Galatina Gemellato e alla presenza e gioiesità acquisita del coordinatore nazionale dell'associazione salentina, Leo Giovinazzo
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Gioia del Colle per storia e cultura, plurisecolare, è riferimento di primo piano per la tradizione vitivinicola ed enologica. Proprio partendo dalla volontaria riscoperta di questa particolarità storico-tradizionale-territoriale l’Associazione Turistica del Vino, Presiduta dal Dott. Enzo Mastrolia e con la storica presenza del Presidente Onorario Dott. Raffaele Anchora, ha ben accolto l’iniziativa promossa dal Coordinatore Leo Giovinazzo di creare al “Corso di Avvicinamento alla Cultura del Vino”.

Per conoscere più affondo quanto si vuol esprimere con questa iniziativa, che ha per location il “PerSe”, abbiamo intervistato Leo Giovinazzo.
«Obiettivo dell’iniziativa dell’Associazione Turistica del Vino -inizia Leo Giovinazzo- è quello molteplice di creare, e laddove già esistesse, una cultura enologica del territorio Pugliese soprattutto, e Italiano. Il territorio, attraverso le sue tradizioni, i suoi monumenti, la cultura, le colture e quella enologica autoctona in Puglia e in Italia è senz’altro di forte riferimento, traccia la sua identità. Stiamo cercando di creare con step successivi strutturati in moduli la conoscenza e la passione per il settore enologico. Il percorso che si ripeterà ha partire dal prossimo settembre, stimola prima di tutto la curiosità e quindi coinvolge attraverso la conoscenza teorico (storia dei vitigni pugliesi e non, modalità di realizzazione della coltivazione vitivinicola, vinificazione ecc) pratica (visite focalizzate presso cantine, modalità della giusta verifica della qualità dei vini, con interventi di degustazione, e valutazione degli abbinamenti più giusti). Il vino deve far vivere il gusto dei prodotti e preparati della tradizione gastronomica non azzerarli. Abbiamo scelto Gioia del Colle- conclude Leo Giovinazzo- oltre che per la mia gioiesità acquista che ha fatto da giusto trait de union anche per la spiccata tradizione enologica gioiese acclarata in tutt’Italia, che deve però reimpossessarsi della sua piena territorialità e passione».

Da ricordare che attraverso l’opportuna e precisa attività di divulgazione dell’Associazione Turistica del Vino, perorata in qualità di coordinatore da Leo Giovinazzo ha potuto far crescere la visibilità territoriale della cultura enologica in Europa con interventi presso i Compaund Keyfor in Kosovo e la workshop a Roma.

martedì 6 Giugno 2017

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