Attualità

45 anni di attività Di Vito Antonio Romano

Francesco Pavone
Di Vito Antonio Romano
Queste le due direttrici seguite in maniera determinata in 45 anni di attivita', ora il tempo lo ha fermato per l'arrivo naturale della Pensione
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Il suo iter professionale, iniziatosi nel 1968, ha convissuto in maniera profondamente costruttiva e idealizzante con la famiglia lo sport e il sociale. Stiamo parlando di Vito Antonio Romano che ha lasciato la mano, perché è il tempo, realmente vola, alle nuove generazioni chiudendo una storia lunga 31 anni, quella del Bar Primo.

Vito Antonio, per i gioiesi da sempre Nino, ha fatto della caffetteria e gelateria un’arte ma soprattutto ha fatto si che la sede del suo Bar fosse una fucina di crescita propositi sociali sportivi, soprattutto calcistici. Ora gli lasciamo la parola.

“Purtroppo e mio malgrado- esordisce Nino Romano – ho dovuto lasciare la palla ed il gioco al passare del tempo. Sono nato nel 1952, esattamente il 27 ottobre, e il mio esordio nell’ambito della tradizione della caffetteria e gelateria gioiese è avvenuto nel lontano 1968 nel Bar Ristorante” Quattro Ruote” presso la stazione di servizio AGIP a Gioia del Colle. Quindi – prosegue-l’esperienza acquista e quindi la scelta di essere autore in primis del mio “campionato professionale” con la nascita, nel 1986, del Bar Primo, dato che da sempre sono stato un appassionato di calcio di fede strettamente interista. Il primo punto del Bar Primo è stato quello di coltivare la clientela non solo attraverso la qualità del servizio e del prodotto ma la creazione di un riferimento della sportività e socialità propositiva a Gioia del Colle. In questa scelta-ricordasono stato affiancato dall’indimenticabile dott Vito Boscia, creatore del NAG, che ha dato i natali agonistici a molti atleti non solo gioiesi e non solo nel calcio. Molti gli atleti anche nei tornei estivi, che hanno indossato la casacca griffata dal Bar Primo per esaltare lo sport più puro, per tutti ricordo Rocco Capozzi e Antonello Antonicelli. Tornando alla mia carriera professionalesottolinea – è stata appagante e umanamente costruttiva e mi ha fatto attraversare i diversi periodi di cambiamento della nostra società. Ora mi manca in quest’ambito la confidenzialità educata con il cliente purtroppo, la società attuale non sempre ha saputo serbare questa “ complicità” di crescita e costruzione dei rapporti umani. In questo cammino di vita- conclude Nino Romanosono stato splendidamente accompagnato da mia moglie Maria ed i mie figli Pippo e Pino, ora mi auguro che chi mi seguirà sappia continuare a dare lustro a quello che è stato è e sarà, seppur forse con nomenclatura mutata, il riferimento della location del Bar Primo”.

venerdì 4 Agosto 2017

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