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A Bruxelles una missione di Enzo Lavarra per la dop “mozzarella di Gioia del Colle”

La Redazione
A Bruxelles una missione di Enzo Lavarra per la dop “mozzarella di Gioia del Colle”
Nella strategia di un "Marchio di qualità" per le denominazioni di origine delle produzioni enogastonomiche della Murgia
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Proficua è stata la missione di Enzo Lavarra a Bruxelles dove, forte dell’incarico istituzionale che ricopre da qualche tempo, ha sollecitato ancora una volta la Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo affinché si ponesse la parola fine sul riconoscimento della Dop della mozzarella gioiese. «Nel corso del mio viaggio a Bruxelles, per incontri istituzionali del Board di Europarc Federation – ammette Lavarra – ho avuto uno scambio di vedute sul dossier “Mozzarella Dop di Gioia del Colle” con il vice Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo on Paolo De Castro.

Incontro durante il quale si è confermato giudizio comune sulla fondatezza della candidatura alla denominazione di origine della Mozzarella Dop di Gioia del Colle, giacché riflette tutti i fattori di distintività richieste dalla normativa europea. Fino alla rilevanza della dimensione economica e dei volumi produttivi di cui è capace l’area territoriale di riferimento. Quello della dimensione economica è divenuto criterio di selezione determinante per la UE».

«Dal canto suo De Castro ha sottolineato – aggiunge – che “se è compatibile, per fare un esempio, la coesistenza di due Dop come Parmigiano Reggiano e Grana Padano, non si vede come non possono non esserlo due Dop Mozzarella una di bufala e l’altra di vaccino. Per l’Italia e per il Sud questo è risultato importante e sono abbastanza fiducioso che una volta giunto a Bruxelles come licenziato dal Ministero italiano, il dossier qui potrà dirsi incamminato a positiva valutazione».

«Peraltro una volta ottenuta la Dop Mozzarella di Gioia del Colle – chiude Enzo Lavarra – questa può essere a mio giudizio volano di un progetto più ampio di rete di tutte le Dop della Murgia. Una rete fra produttori Dop può essere importante traino di promozione territoriale. Magari verificando le opportunità normative per giungere a un “Marchio qualità“ del paniere enograstronomico di un territorio che dall’Alta Murgia, passando per la Murgia dei Trulli fino alla Valle d’Itria presenta omogeneità di aspetti Rurali e collinari

e può ambire a essere il terzo pilastro della Puglia più attrattiva al pari di Salento e Gargano».

martedì 12 Dicembre 2017

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