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San Domenico presenta il Presepe tradizionale

Confraternita SS. Rosario
Il Presepe di San Domenico
In San Domenico un presepe che rende evidente la "centralità" dell'Incarnazione del Verbo di Dio
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Anche quest’anno in San Domenico, dove per anni sono stati presentati i presepi artistici dello scultore gioiese Mario Vacca, torna il presepe tradizionale. Un ritorno all’antico, ossia al presepe elaborato con carta, sughero, muschio ecc. In pratica quello che si rifà alla tradizione italiana e soprattutto meridionale con i classici elementi (la grotta, la Santa Famiglia, i pastori, l’angelo che annuncia la venuta di Cristo, i Magi e il mondo rurale ed operaio circostante). Realizzazione che già da tre anni, come Confraternita, abbiamo affidato a dei nostri associati: Cristina Pinto e Nicola Parchitelli, ai quali quest’anno si è aggiunto anche Gianni Ratti, anch’esso nostro associato.

Ed il lavoro che i nostri associati hanno compiuto per realizzare il presepe non è solo quello di rendere bella la rappresentazione scenica artistica dell’opera, ma è lo sforzo di rendere evidente la “centralità” dell’Incarnazione del Verbo di Dio nella vita degli uomini. E proprio per questa centralità che come Confraternita, in questo Natale 2019, abbiamo deciso di fare nostro il chiarissimo messaggio di Papa Francesco, attraverso un brano della lettera apostolica “Admirabile Signum”, con la quale il Pontefice ha inaugurato il presepe di Greccio il 1° dicembre scorso, luogo in cui San Francesco organizzò il primo Presepe vivente della storia Cristiana.

Scrive Papa Francesco: «San Francesco, con la semplicità di quel segno, realizzò una grande opera di evangelizzazione. Il suo insegnamento è penetrato nel cuore dei cristiani e permane fino ai nostri giorni come una genuina forma per riproporre la bellezza della nostra fede con semplicità. D’altronde, il luogo stesso dove si realizzò il primo presepe esprime e suscita questi sentimenti. Greccio diventa un rifugio per l’anima che si nasconde sulla roccia per lasciarsi avvolgere nel silenzio».

Ed il messaggio del Pontefice, così pregnante, deve indurci a meditare non poco sul significato evangelico del presepe. Ed appunto per questa “centralità” la Comunità dei credenti deve essere fedele custode dell’Evento dell’Incarnazione e non ci dobbiamo lasciar catturare da vedute distorte che trasformano il S. Natale in una corsa ai consumi o ai riti che niente hanno a che fare con la nascita del Salvatore. Quindi, lo sforzo che dobbiamo compiere è quello di porre la Natività al “centro” della vita, della storia, della vicenda di ogni uomo come condizione di senso e di vera gioia.

E quella che hanno compiuto i nostri presepai in San Domenico è per davvero un esercizio di fantasia creativa, che impegna i materiali più disparati per dare vita a piccoli capolavori di bellezza.

Come confraternita, inoltre, anche quest’anno abbiamo inteso rafforzare il nostro spirito di solidarietà con chi è meno fortunato di noi. Non a caso abbiamo disponibili alcuni piccoli manufatti di presepi realizzati sempre dai nostri associati con l’intento di raccogliere fondi da destinare a famiglie in evidente stato di disagio. Tra l’altro abbiamo anche organizzata una colletta alimentare i cui prodotti saranno distribuiti ai nostri fratelli bisognosi.

Quindi, presepe della “tradizione” che verrà benedetto domenica prossima durante la S. Messa e sarà fruibile tutti i giorni fino all’Epifania, al mattino dalle 9:00 alle 12:00 e nel pomeriggio dalle 16:30 alle 20:00.

venerdì 13 Dicembre 2019

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