Cultura

Gli alunni dell’ITI incontrano Valerio Pastore ed Isabella Capozzi

La Redazione
Valerio Pastore
Un misto di arte e poesia potrebbe definire la cifra caratterizzante l'incontro
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Martedì 21 febbraio gli alunni delle classi 2^AM, 2^BM, 3^AM, 3^AE/AN hanno partecipato all’incontro con gli autori del graphic novel “Ritmo lento in fondo al mare” Valerio Pastore, curatore della parte artistica ed Isabella Capozzi, ideatrice dei testi. Hanno condotto l’evento la prof.ssa Donatella  Montemurri e la dott.ssa Orietta Limitone che ha partecipato in rappresentanza dei Presidi del Libro.

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nLa conoscenza degli autori si è rivelata piacevole e coinvolgente: Valerio ha portato con sé un cavalletto e ha disegnato per tutta la durata dell’incontro, affascinando gli studenti, catturati dal tratto abile del suo pennello.
nUn misto di arte e poesia potrebbe definire la cifra caratterizzante l’incontro: la bellezza, l’accuratezza e la profondità delle didascalie e delle battute del racconto, scritte da Isabella, hanno trovato la loro più felice espressione nella maestria del disegnatore, in un connubio vincente che ha sollecitato l’attenzione e lo spontaneo coinvolgimento degli studenti, che sono intervenuti liberamente con riflessioni personali, ponendo domande agli autori, frutto di curiosità o dubbi che la lettura del racconto ha stimolato in loro e ascoltando le risposte di questi ultimi.

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nLa prof.ssa Montemurri ha sottolineato come l’evento rappresenti la naturale conclusione di un progetto extracurricolare che si è attuato da settembre a dicembre 2016 e che ha visto gli studenti impegnati nella riqualificazione della sede della biblioteca d’Istituto, riorganizzata sia nello spazio fisico, sia sotto il profilo della gestione e catalogazione dei testi presenti, ora completamente digitalizzata.
nLa citazione di alcune didascalie, tratte dal racconto, ha poi offerto l’occasione per un approfondimento di natura squisitamente letteraria: l’idea, di chiara derivazione pascoliana, del mare come nido e riparo dagli affanni “Il mare gli apparve l’unico nido possibile per il suo animo inquieto”; Vinicio, questo il nome del capitano, è un personaggio tormentato e profondamente inquieto che, solo nel mare, riesce a trovare la pace di cui ha bisogno.

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nDa Omero a Dante, ancora, il topos del marinaio attratto dalla Sirena, tanto bella quanto mostruosa nella sua duplice natura corporea e nell’indole, capace di attirare, con la propria avvenenza e i gorgheggi cristallini, i naviganti, incantandoli per poi condurli a morte certa. Vinicio, si innamora di lei al punto da donarle il suo cuore, strappandoselo dal petto, in segno di un amore totalizzante, che si offre senza pretendere nulla in cambio… “lasciati amare come amo il mare” è una vera e propria dichiarazione d’amore, nonché la chiave di lettura dell’intero racconto. Ecco che le didascalie si trasformano in pura poesia resa artisticamente dalle tavole in bianco e nero, nette e antitetiche come lo sono l’amore, la rabbia, la passione, la disperazione, che si percepiscono in tutto il racconto.

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nIl filo della passione che anima cuore e mente è stato anche l’oggetto dell’intervento della prof.ssa Marisa Gatti che ha riportato la straordinaria e toccante esperienza vissuta dagli alunni di 5^AE coinvolti nel progetto il Treno della Memoria.
nGli studenti, hanno preparato una sorpresa per gli autori: un videoclip, realizzato dagli alunni di 3^AM Capozzi Christian, Disanto Raffaele, Filippo Rocco e Ventaglini Giuseppe con l’utilizzo di software specifici, che presenta entrambi e riporta riflessioni e recensioni sul racconto.
nValerio ha donato la tavola realizzata nell’occasione, affissa in biblioteca, in ricordo di una piacevolissima esperienza.                    

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lunedì 6 Marzo 2017

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