Spettacolo

Teatro Rossini: “Mamma” di Annibale Ruccello, con Danilo Giuva

La Redazione
“Mamma” di Annibale Ruccello
Danilo Giuva sceglie di raccontare la maternità nel suo aspetto più "feroce" rifacendosi a "Mamma - piccole tragedie minimali" di Annibale Ruccello e esiliando le quattro protagoniste in un piccolo spazio surreale, nel quale si mu
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Questa sera alle ore 21.30 al Teatro Rossini si terrà lo spettacolo dal tiutolo “Mamma” di Annibale Ruccello, con Danilo Giuva. Lo spettacolo vede il sostegno di Compagnia Licia Lanera, Ombre – Associazione Culturale, Teatro Rossini e Assessorato alla Cultura Comune di Gioia del Colle.

In nome dell’amore vivo da sempre. In funzione dell’amore ho sempre dirottato e tradito la mia esistenza. L’amore, io, l’ho imparato attraverso mia madre.

Una madre è colei che dà inizio alla vita, è colei che rende possibile l’inizio di un altro mondo, che fa esistere un’altra volta, ancora una volta il mondo.
Nell’atto del concepimento la madre diventa creatrice e generatrice, il suo corpo cresce, si espande, acquista le sue forme, rivelando la sua trascendenza.
La maternità è l’evento in cui ogni madre incontra la dimensione irreversibile della perdita, è l’atto in cui la madre perde il frutto creato dal suo corpo e cessa di essere creatrice.
La maternità non è mai un evento biologico, ma innanzitutto una manifestazione del desiderio di reintegrare quel frutto nel suo corpo e di ripristinare il potere generatore della vita.

Danilo Giuva sceglie di raccontare la maternità nel suo aspetto più “feroce” rifacendosi a “Mamma – piccole tragedie minimali” di Annibale Ruccello e esiliando le quattro protagoniste in un piccolo spazio surreale, nel quale si muovono, parlano e delirano.

Quattro brevi storie in cui l’elemento del surreale è fondamentale per smorzare i toni di una drammaticità esistenziale, per allontanare il reale e rendere le storie stesse tollerabili e trasmissibili.
Quattro brevi storie a sfondo drammatico dove, partendo da una fiaba intrisa di magia e malefici, si arriva pian piano al mondo reale in cui il ruolo della madre è sempre più centrale.
Attraverso queste mamme si delineano le tappe inesorabili del degrado familiare e sociale, incluso quello dello stesso materno.

Da angeli del focolare le quattro protagoniste si trasformano in donne disamorate, egoiste, sofferenti di una solitudine pervasiva che le rende lentamente sempre più violente e sadiche. lentamente sempre più violente e sadiche.

In Mamma è centrale la linguistica. Danilo Giuva sceglie di rappresentare il testo in dialetto foggiano per risaltare la sua lingua d’origine e andare oltre i confini geografici, per permettere a tutti di riconoscersi.

mercoledì 9 Maggio 2018

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