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Buone notizie per il turismo, riapre la biglietteria a Castel del Monte

La Redazione
Castel del Monte
La nuova società appaltatrice disposta anche ad assorbire parte degli ex lavoratori di Nova Apulia
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Il traguardo finale sarà il risultato di più tappe. Si comincia da Castel del Monte e Castello Svevo di Bari che prima della pandemia fornivano alla Direzione Regionale Musei Puglia oltre l’80% degli incassi complessivi: a far data dal 29 luglio torneranno a essere fruibili previo pagamento del consueto biglietto di 7 e 6 euro (fatte salve le riduzioni e le gratuità di legge).

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«Nell’avviare questo percorso verso una nuova normalità, la Direzione regionale musei si è impegnata a fornire il massimo contributo possibile, nei limiti delle proprie competenze e delle circostanze attuali, anche al risanamento della questione degli ex lavoratori di Nova Apulia – spiega il Direttore della Direzione Regionale Musei Puglia, dott. Luca Mercuri – La nuova società di servizi individuata tramite procedura di gara, che è stata mia cura contattare immediatamente dopo l’aggiudicazione, si è dichiarata disponibile ad applicare la clausola sociale da me fortemente voluta, e quindi ad assorbire una parte dei lavoratori che un tempo lavoravano per il vecchio concessionario, nel numero massimo necessario all’esecuzione del nuovo appalto ponte».

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Questo risultato, di non semplice raggiungimento, è stato all’ordine del giorno dell’agenda del Dirigente sin dall’insediamento in Puglia, due mesi fa.  «Come noto- aggiunge Mercuri- alla fine dello scorso anno il rapporto contrattuale con la società concessionaria che gestiva tutti i servizi aggiuntivi nei 5 siti a pagamento della Direzione Regionale Musei Puglia e nel Marta di Taranto è venuto meno per una serie di circostanze che hanno portato anche a un contenzioso con la Società, tuttora in corso. Quei siti si sono trovati dunque improvvisamente nell’impossibilità oggettiva di erogare tali servizi (biglietteria, bookshop, attività didattiche)».

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In attesa del perfezionamento della gara per la gestione integrata di tutti i servizi aggiuntivi, a cui la Direzione ha già dato impulso per il tramite della Consip, che tuttavia non procederà all’aggiudicazione prima della fine del prossimo anno, la formula scelta per Castel del Monte e Castello di Bari è quella dell’appalto di servizio, l’unica possibile nelle attuali circostanze: tramite gara è stata individuata la società Coopculture, che svolgerà il servizio della sola biglietteria nei due siti almeno per i prossimi 7 mesi.

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Contestualmente, anche il Castello di Copertino introdurrà nuovamente il servizio di bigliettazione, erogato da personale interno. Si proseguirà – probabilmente già alla fine dell’estate – con il ripristino del titolo d’accesso nell’area archeologica di Egnazia e nel Museo Archeologico Nazionale e Castello di Gioia del Colle – Parco Archeologico di Monte Sannace, attraverso una combinazione sperimentale di prenotazione online e biglietteria automatica sul posto con sistema Pago PA; per Trani si attenderà di poter offrire l’apertura completa del Castello di cui al momento sono visitabili solo i camminamenti esterni. Si completerà l’iter entro la fine dell’anno con l’ingresso a pagamento anche in siti che prima non lo prevedevano, ma che al termine di lavori di adeguamento, riallestimento e ammodernamento, hanno tutte le carte in regola per dimostrare il proprio valore culturale al pubblico, tra cui Museo Archeologico Nazionale di Manfredonia e il Parco Archeologico di Siponto.

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«Il biglietto va inteso come un elemento che educa il pubblico al valore dei nostri beni culturali. Inoltre è utile che i cittadini abbiano presente che la conservazione, la manutenzione, la valorizzazione dei nostri musei e aree archeologiche ha dei costi che in parte sono sostenuti proprio grazie agli incassi derivanti dai titoli di accesso. Il biglietto- precisa Mercuri- che consente di acquisire risorse economiche per il nostro patrimonio culturale anche dai turisti stranieri che vengono in Puglia ad ammirarlo, è ancora più importante per i cd. grandi attrattori, come appunto Castel del Monte o il Castello Svevo di Bari, perché i loro incassi consentono di raccogliere risorse anche per i musei più piccoli – ma non certo meno importanti – diffusi sul territorio. Vorrei evidenziare infine – conclude il Dirigente – il costante e fattivo supporto fornito dal personale della Direzione e dalle organizzazioni sindacali nella gestione di una situazione certamente delicata e complessa, ma che mi auguro sarà un punto di partenza per affrontare nuove sfide per la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e delle professionalità che se ne prendono cura ogni giorno».

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martedì 13 Luglio 2021

(modifica il 18 Luglio 2022, 17:55)

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