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Recitato in famiglia, il Rosario educa a sentire l’amicizia di Dio

Confraternita SS. Rosario
Recitato in famiglia
L'ultimo appuntamento mariano di mercoledì 31 è stato guidato dal nostro Padre spirituale don Tonino Posa, il quale dopo la recita del S. Rosario nell'ultima famiglia che ha ospitato l'icona della Madonna di Pompei
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Si è chiuso in San Domenico, con la recita della Supplica alla B.V. Maria del SS. Rosario, il mese mariano che da oltre sei anni portiamo avanti comeConfraternita del SS. Rosario. “Esperienza esaltante per la nostra congrega – ammette il presidente Francesco Tuseo-Ferrer -, sempre più interessata a diffondere il culto e la recita del S. Rosario fra le famiglie gioiesi e non solo”. Quest’anno, infatti, il Rosario itinerante è stato accolto non solo nelle singole famiglie, ma anche in luoghi di aggregazione, come ad esempio il Quartiere Rinascita, la Casa di Riposo “Padre Semeria” e l’Associazione A.SO.TU.DIS. “In pratica – continua il priore – abbiamo fatto nostro l’invito di Papa Francesco, il quale ci esorta quotidianamente a pregare con il S. Rosario, come la Madonna fece con San Domenico e Santa Caterina. Preghiera che fatta insieme, rappresenta un momento prezioso per rendere più salda la vita familiare e l’amicizia. Ed inoltre abbiamo pregato per la Santa Chiesa, con il “Sub Tuum Praesidium” e la preghiera a San Michele Arcangelo, come ci ha indicato il Santo Padre per questo mese di ottobre. E per rafforzare la devozione a questa bella ed antica preghiera, ad ogni famiglia che ha ospitato il quadro della Madonna, abbiamo regalato un Rosario proveniente dal santuario di Pompei”.

L’ultimo appuntamento mariano di mercoledì 31 è stato guidato dal nostro Padre spirituale don Tonino Posa, il quale dopo la recita del S. Rosario nell’ultima famiglia che ha ospitato l’icona della Madonna di Pompei, ha presieduto nella nostra rettoria la funzione finale, nel corso della quale abbiamo rinnovato la Supplica in onore alla B.V. Maria del S. Rosario, preghiera lasciataci in eredità dal Beato Bartolo Longo.

Intanto, per una iniziativa sulla quale cale il sipario, altre caratterizzano l’impegno di questa Confraternita. In primis, visto l’avvicinarsi del Santo Natale, la vendita delle “grotte della solidarietà”, mentre quella un tantino

più ambiziosa è legata all’elettrificazione delle nostre campane e a tal proposito abbiamo già un progetto a disposizione reso noto da qualche giorno, e che già da qualche settimana abbiamo reso pubblico. Il nostro desiderio è restituire ai fedeli e a Gioia del Colle i rintocchi della nostre campane, una di queste collocata nel 1988, in ricordo dell’Ingegner Donato Boscia, martire dalla mafia, ucciso a Palermo.

lunedì 5 Novembre 2018

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