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Medio rischio di terremoti nell’area murgiana secondo Sky TG24

La Redazione
La mappa
Secondo l'indagine a Santeramo e nel territorio limitrofo possono verificarsi forti terremoti, ma sono rari. Livello basso per rischio inondazioni e frane
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L’Italia è un territorio a forte rischio idrogeologico ma spesso ce ne accorgiamo soltanto al momento dei disastri causati dal maltempo.

Sky TG24 si occupa da tempo del tema, con lo speciale “Dissesto doloso”. Grazie a questa di Sky TG24 si ha la possibilità di reperire informazioni utili a una maggiore consapevolezza sul territorio in cui viviamo.

Questa applicazione nasce con l’obiettivo di dare risposte precise, chiare e aggiornate a queste (e altre) domande che molti di noi spesso si pongono sul tema del rischio idrogeologico, sismico e vulcanologico in Italia (le faq sulla mappa).

Conoscere meglio i rischi può aiutare a prevenirli. Soprattutto quando si tratta di fenomeni naturali come le frane, le inondazioni, i terremoti che sul nostro territorio hanno prodotto troppo spesso effetti devastanti anche per mancanza di prevenzione e adeguata informazione.

L’applicazione si basa sui dati più recenti forniti dagli istituti di ricerca impegnati su questo tema: ISPRA (inondazioni e frane), Protezione Civile (terremoti ed eruzioni) e ISTAT (aggregazione dati, popolazione e confini territoriali). Si tratta di informazioni liberamente accessibili (anche in modalità open data), ma spesso di non facile comprensione, sia per motivi di linguaggio che per il modo in cui sono presentate graficamente.

La applicazione di Sky TG24 presenta questi dati in un’interfaccia più usabile in modo da facilitare la consultazione attraverso 3 principali funzionalità:

1) la localizzazione: basta inserire il nome del proprio comune per visualizzare all’istante la sua situazione;
2) l’aggregazione dei dati: le informazioni sul rischio e la pericolosità sono spesso pubblicate su diversi siti e portali, con legende e codici cromatici diversi che non facilitano la comprensione da parte del cittadino poco esperto del tema;
3) la visualizzazione: rispetto ad altre mappe già esistenti online, abbiamo lavorato molto sul design dell’interfaccia e dell’esperienza utente, in modo da realizzare un’applicazione mobile-first semplice da usare su qualsiasi dispositivo, con un codice cromatico intuitivo e diversi livelli di approfondimento.

Il risultato è la prima mappa interattiva realizzata in Italia che permette di visualizzare in pochi istanti la situazione del proprio comune per gli indicatori di rischio idrogeologico (frane e alluvioni), pericolosità sismica e allerta vulcanica, con funzionalità di visualizzazione standardizzate.

Nel consultare la mappa bisogna però fare attenzione a non confondere gli indicatori di pericolosità (probabilità che un determinato evento naturale si verifichi in un dato territorio) con il rischio (impatto che un evento può avere su un territorio in base alla popolazione esposta, alle caratteristiche degli edifici, ecc). Nel caso di frane e inondazioni sono disponibili entrambe queste informazioni all’interno della mappa interattiva.

Stando così le cose abbiamo voluto controllare, consultando questo applicativo web, lo stato del territorio murgiano.

Esposizione rischio inondazioni – BASSO RISCHIO

Nel comune di Santeramo in Colle nessuno è esposto a un rischio inondazioni elevato.

L’esposizione al rischio inondazioni viene definita in base alla percentuale di cittadini residenti nelle aree di pericolosità idraulica P2 e P3 dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI).

Esposizione rischio frane – BASSO RISCHIO

Nel comune di Santeramo in Colle lo 0,90% della popolazione (242 persone) è residente in aree di pericolosità P3 o P4.

L’esposizione al rischio frane viene definita in base alla percentuale di cittadini residenti nelle aree di pericolosità da frana P3 e P4 dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI).

Pericolosità terremoti – MEDIO RISCHIO

Nel comune di Santeramo in Colle possono verificarsi forti terremoti, ma sono rari. Il suo territorio comprende zone di pericolosità 3.

Ogni comune italiano è stato assegnato a una delle quattro zone di pericolosità sismica in cui è suddiviso il territorio nazionale: Zona 1 (pericolosità molto alta), Zona 2 (pericolosità alta), Zona 3 (pericolosità media), Zona 4 (pericolosità moderata). In alcune regioni sono previste anche delle sotto zone, ovvero delle classificazioni intermedie della pericolosità sismica.

La pericolosità sismica è stimata in base all’analisi della probabilità che il territorio venga interessato in un certo intervallo di tempo (generalmente 50 anni) da un evento che superi una determinata soglia di intensità o magnitudo. Non va confusa con il rischio, cioè con l’impatto che un evento può avere su un territorio in base alla popolazione esposta, alle caratteristiche degli edifici, ecc.

Il confronto del territorio limitrofo

Dall’analisi dei dati è possibile quindi anche valutare il rischio anche per i comuni limitrofi della provincia di Bari (Gioia del Colle, Acquaviva, Cassano delle Murge e Altamura) della provincia di Taranto (vedi Laterza) e della vicina Matera.

Dal confronto emerge che il livello di rischio è pressoché identico salvo che per la possibile esposizione a inondazioni. In questo caso, infatti, il comune di Acquaviva delle Fonti risulta a medio rischio mentre tutti gli altri comuni (compreso Santeramo) risultano a basso rischio.

venerdì 28 Dicembre 2018

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