Continua l’impegno dell’Ospedale Miulli nell’approfondimento di ntematiche scientifiche attraverso l’intervento di professionisti del nsettore e l’incontro con i pazienti e le associazioni di riferimento.
Sabato 11 gennaio 2020, negli spazi del nosocomio di Acquaviva delle Fonti, si è parlato della Malformazione di Chiarin (CM), un’anomalia della fossa cranica posteriore caratterizzata dalla nerniazione delle tonsille del cervelletto attraverso il forame magno.
Lan mattinata di lavori è stata caratterizzata dagli interventi di natura scientifica, istituzionale e associativa,n così da intercettare fabbisogni e soluzioni per questa particolare npatologia, che può essere associata ad altre condizioni quali il nmielomeningocele, la siringomielia, la spina bifida occulta, nl’idrocefalo, la sdr di Klippel Feil, ecc.
La diagnosi ed il trattamento della Malformazione di Chiari richiedono una gestione multidisciplinare fra diverse figure specialistiche e la pianificazione di un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale (PDTA).n Gli obiettivi del PDTA riguardano una diagnosi precoce, un controllo ndella sintomatologia algica e disautonomia, la prevenzione della nprogressione del danno neurologico secondario, la riduzione della nsintomatologia algico-disautonomica e il miglioramento della qualità di nvita del paziente.
La figure coinvolte in questo PDTA sono il nneuroradiologo, il neurochirurgo, il neurologo, il NPI, l’ortopedico, iln fisiatra ed il fisioterapista, il neuro-urologo, il genetista, lo npsicologo e il fisiatra.