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Il Miulli primo «ospedale Covid» in Puglia

La Redazione
Il Miulli primo «ospedale Covid» in Puglia
Il "Miulli" di Acquaviva metterà a disposizione 300 posti letto dedicati all'emergenza coronavirus. Saranno invece 48 quelli destinati alla terapia intensiva e 14 quelli di Rianimazione
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Il Miulli di Acquaviva diventerà, nel giro di pochissimo tempo, il primo degli ospedali pugliesi “dedicati Covid” ovvero una struttura per affrontare l’emergenza Coronavirus, in attuazione del piano predisposto dalla Regione per fronteggiare l’atteso picco di contagi.

Il piano regionale prevede, infatti, una rete di strutture sanitarie riservate esclusivamente al trattamento degli ammalati da COVID 19.

Tra questi anche il Miulli che, con estrema rapidità, sta riconvertendo spazi e reparti per l’emergenza.

L’Ente, che gestisce la struttura, ha già diviso gli spazi deputati alla ricezione e alle cure dei casi positivi al Covid-19 dal resto della struttura ospedaliera una divisione utile a garantire non solo la totale sicurezza delle altre attività in essere nella struttura ma anche per garantire la sicurezza al personale e all’utenza.

La situazione, già critica in tutta Italia (specie in Lombardia e zone limitrofe), rischia di diventare seria anche qui in Puglia (le previsioni regionali indicano per la Puglia un boom epidemico di 2mila infetti) per via – anche – degli esodi di persone che negli ultimi tempi sono scese dal Nord Italia.

Il “Miulli” di Acquaviva metterà a disposizione 300 posti letto dedicati all’emergenza coronavirus. Saranno invece 48 quelli destinati alla terapia intensiva e 14 quelli di Rianimazione.

A partire da lunedì saranno disponibili i primi 100 posti letti cui si aggiungeranno, al potenziale crescere di domanda di ricoveri, gli altri 200.

domenica 15 Marzo 2020

(modifica il 18 Luglio 2022, 18:46)

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