Politica

Conto alla rovescia per la riforma del sistema fiscale italiano

La Redazione
Nunzio Angiola
Entro la fine di giugno le commissioni Finanze di Camera e Senato saranno chiamate a dare il via libera ad un documento unitario che delineerà la riforma fiscale
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Il conto alla rovescia è cominciato: entro la fine di giugno le commissioni Finanze di Camera e Senato saranno chiamate a dare il via libera ad un documento unitario che delineerà la riforma fiscale. Un atto di indirizzo sulla base del quale il governo dovrà poi predisporre uno schema di legge delega che ridisegnerà il sistema fiscale italiano.

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Azione, con un documento, avanza una serie di proposte, partendo dal concetto che il sistema fiscale deve essere leva per lo sviluppo economico e non un limite allo stesso. Per Azione il rapporto tra fisco e contribuente va ripensato. “Oggi è improntato alla sfiducia ma va impostato con l’idea che lo Stato debba diventare partner del contribuente onesto, combattendo l’evasione”, afferma il deputato foggiano di Azione, Nunzio Angiola. Tra le proposte la prima è quella della progressività. “Oggi il sistema tributario con gli scaglioni e le aliquote attuali prevede dei salti di imposta che disincentivano il lavoro e quindi lo sviluppo. Abbiamo previsto un sistema di micro-scaglioni e di aliquote, che incentiva il lavoro e lo sviluppo”, continua l’onorevole Nunzio Angiola.

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Il secondo concetto è invece l’estensione dell’adempimento cooperativo. Oggi solo poche e grandi imprese possono accordarsi con lo Stato preventivamente per determinare il proprio carico fiscale. “Questo è un concetto” – spiega Angiola – “che va invece esteso alle piccole e medie imprese e ai professionisti, che sono poi il cuore della produttività”.

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Azione pone l’accento poi sulla tassazione dei giovani. “Vogliamo incentivarli a lavorare e ad entrare nel mondo produttivo, per questo crediamo giusta una detassazione dei giovani fino ai 25 anni e una tassazione al 50% per quelli che vanno dai 25 ai 30”, continua Angiola.

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Azione dissente dinanzi ad una revisione del regime forfettario per gli autonomi. “Almeno in questo momento” – dice Angiola. “Il sistema si potrà rivedere magari una volta usciti dalla crisi e visti gli effetti degli interventi che noi prevediamo di fare sull’Irpef”.

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Assoluta contrarietà anche nei confronti di qualsiasi tipo di imposta patrimoniale. “Al massimo siamo per una revisione dell’Imu, in un senso più progressivo ed equo che vada di pari passo con la riforma del catasto”, argomenta il deputato foggiano.

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Infine, la riforma del processo tributario: un tema caro ad Azione. Angiola spiega che “le commissioni tributarie oggi sono organi “non professionisti”, i giudici non sono ben formati ed hanno una provenienza molto eterogenea. Occorre introdurre una vera magistratura tributaria, composta da giudici professionisti assunti per concorso come avviene per tutti gli altri magistrati. D’altronde – conclude l’onorevole Angiola -parliamo di cause che decidono vita e morte delle imprese”.

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lunedì 28 Giugno 2021

(modifica il 18 Luglio 2022, 17:55)

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