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Movimento Pro.di.Gio. Incontra 30 lavoratori della ex Coop

Movimento Pro.di.Gio.
Movimento Pro.di.Gio. Incontra 30 lavoratori della ex Coop
Una delegazione del Movimento Pro.di.Gio. di Gioia del Colle ha incontrato una rappresentanza dei circa 30 lavoratori della ex Coop
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Unan delegazione del Movimento Pro.di.Gio. di Gioia del Colle (Bari), ncomposta dal candidato sindaco Donato Colacicco, dall’ex assessore nall’Urbanistica dell’amministrazione uscente, Daniela De Mattia, e dal nVicepresidente ed ex Capo-gruppo del Movimento, Vito Capodiferro ha nincontrato nella mattinata di venerdì 30 novembre nella sede dello nstesso Movimento una rappresentanza dei circa 30 lavoratori della ex nCoop, licenziati ormai un anno fa. Ai lavoratori sono state illustrate nle ultime iniziative che il Movimento ha messo in atto per sbloccare la nvicenda e consentire la riapertura della struttura, con benefici per nl’intera comunità.

“Vogliamon tenere accesi i riflettori sulla vicenda – ha premesso Capodiferro – nperché la questione Coop rappresenta un pericolo enorme per la comunità ndi Gioia del Colle”. È stato il candidato sindaco Colacicco ad indicare nle iniziative intraprese. “Abbiamo inviato una lettera-petizione al nConsiglio regionale pugliese – ha spiegato – per sollecitare il rispetton del cronoprogramma concordato un anno fa con la Task force regionale nsull’occupazione ed ottenere risposta in tempi certi, affinché la nvicenda Coop trovi la sua piena definizione con lo sblocco della nsituazione. Contestualmente abbiamo inviato una lettera-petizione anche nal Commissione prefettizio al Comune di Gioia del Colle affinché sia nfinalizzata la procedura di approvazione del progetto presentato da Coopn e conseguentemente sia convocata la prevista Conferenza di Servizi”. nSul piano tecnico, ha proseguito Colacicco, risulta che la Commissione nabbia ammesso il progetto presentato dalla Coop “secondo quanto previston – ha aggiunto De Mattia – dal processo di Rigenerazione Urbana nconcordato con la Regione, con beneficio per l’intera comunità”.

“E’n una vicenda molto complessa – ha sottolineato ancora Colacicco – che nnon riguarda solo la Coop, ma l’intera comunità. La mancata nsottoscrizione del previsto Accordo di Programma al termine della nConferenza di Servizi, ci espone ad un contenzioso potenziale di circa n20 milioni di euro il cui impatto potrebbe avere conseguenze devastanti nper decenni in termini di tasse e riduzione dei servizi alla ncollettività, oltre a originare il prevedibile degrado di una grande narea della nostra città”.

In rappresentanti dei lavoratori, condividendo le iniziative di nPro.di.Gio., hanno preannunciato che si faranno anche loro promotori, a nlivello sindacale, di iniziative per evitare che le maestranze restino nancora a lungo senza un’occupazione e un futuro.

Nellan serata dello stesso giorno il Movimento ha organizzato una conferenza nstampa per estendere a tutta la comunità cittadina le iniziative assunten nei confronti di Regione Puglia e Comune. Sono intervenuti Donato nLucilla, ex Sindaco, e gli stessi Daniela De Mattia e Donato Colacicco.

Din seguito si riportano loro brevi dichiarazioni, raccolte nel volantino ninformativo consegnato agli operatori della stampa presenti e che sarà npresto diffuso sul territorio:

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Donato Lucilla

Donato LUCILLA: “Tran le innumerevoli problematiche ereditate da un ventennio di scellerata ngestione della cosa pubblica, le vicende urbanistiche sono quelle che ndeterminano le conseguenze più gravi per la comunità di Gioia. Tra nqueste, la vicenda relativa alla Coop è quella che ha avuto il maggior nimpatto poiché coinvolge anche decine di lavoratori.Su questo punto, ndopo anni di tentativi di far passare varianti urbanistiche generali pern risolvere i problemi dei proprietari delle aree in zona F come npossibili soluzioni del caso Coop, è stata la mia amministrazione, nappena insediata, ad individuare gli strumenti giuridici più opportuni nper cercare di risolvere questa complessa vicenda.Fin da subito abbiamo nprospettato l’ipotesi di utilizzare lo strumento del permesso di ncostruire in deroga, introdotto dal decreto sblocca Italia nel 2014, o nperseguire un accordo di programma che, coniugando interesse pubblico e nprivato, potesse portare ad una variante puntuale del piano nregolatore. Quest’ultima possibilità, inoltre, ben si sposava con nl’ulteriore esigenza di approntare un nuovo strumento di rigenerazione nurbana, atteso che quello precedentemente in vigore non comprendeva ndiverse aree che, al contrario, necessitano di interventi di nrigenerazione. Dopo la chiusura della Coop, insieme con i sindacati nabbiamo attivato la task force regionale per il lavoro per cercare di nsalvaguardare i dipendenti. L’esito di questa interlocuzione con i nfunzionari regionali è stata quella che un accordo di programma teso nalla rigenerazione urbana avrebbe potuto essere una soluzione nefficace. La Coop ha aderito a questa lettura e presentato un progetto nche, tecnicamente, è stato ritenuto valido. Confido che si possa nproseguire nell’iter tracciato affinché si possa dare una risposta ndefinitiva non solo ai dipendenti della Coop ma a tutti i cittadini che nsi chiedono se quella struttura sarà il simbolo del degrado di Gioia o npossa diventare un luogo che, contemperando interessi pubblici e nprivati, possa portare nuove opportunità di rigenerazione per la nostra ncomunità”.

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Daniela De Mattia

Daniela DE MATTIA: “ln dossier Coop, si presenta nella sua complessità come un caso nparticolarmente specifico e unico per gli aspetti tecnico-giuridici che nlo compongono. Fino al 2016 si era perseverato nel non tener conto di nquanto le norme e le sentenze dicevano con chiarezza, in primo luogo la nnecessità di compatibilità urbanistica tra destinazione d’uso e area nurbana. Era stato fondamentale avviare una procedura, comunque complessan e articolata, con la Regione e con un avviso di evidenza pubblica, per naffrontare per la prima volta in modo legittimo e sostenibile gli enormin danni causati da soluzioni urbanistiche non concordate con l’ente npreposto alla verifica delle norme di pianificazione di rigenerazione nurbana. L’iter avviato di rigenerazione urbana attraverso la nsottoscrizione di un Accordo di Programma permetteva di affrontare nconcretamente anche le questioni legate al degrado e abbandono dell’arean e la realizzazione di una scuola pubbliche ed un’area a verde nattrezzata pubblica, quindi era nella direzione di ricreare il corretto nequilibrio tra interesse privato e pubblico”.

Donato Colacicco - Candidato Sindaco Pro.di.Gio.

Donato Colacicco

Donato COLACICCO: “Lan politica ha il dovere di operare tenendo in debito conto quali siano ngli impatti di ogni sua decisione non solo nel breve periodo, ma nsoprattutto per il futuro, quando le successive generazioni saranno nchiamate a gestire i benefici o i danni di quanto realizzato oggi. La nvicenda della Coop è un chiaro esempio di come l’avventatezza e la nscarsa lungimiranza abbia dato origine ad un danno sociale oltre che neconomico. Non solo la perdita di posti di lavoro con la messa in npericolo della stabilità di decine di famiglie, ma anche lo spettro di nun contenzioso milionario relegherebbero definitivamente nel baratro la nnostra città, che insieme ai buchi economici creati in precedenza, npotrebbe essere destinata a gestire il prevedibile degrado di una sua nintera parte. Abbiamo il dovere di perseverare nella direzione tracciatan dall’amministrazione Lucilla, richiedendo il massimo sforzo da parte ndel Commissario Prefettizio, affinché la strada intrapresa assieme a ntutti gli attori principali della vicenda non venga interrotta”.

venerdì 7 Dicembre 2018

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